mercoledì 17 settembre 2008

Ricordi


Da poco più di due anni la fotografia e diventata il mio primo hobby. Sicuramente un passatempo costoso, se penso a quanto ho speso, e continuerò a spendere per obiettivi, corpi macchina ed accessori, mi sento male :-D
Malessere momentaneo visto le gratificazioni che apporta lo scattare delle belle foto.
Riuscire a portare a casa uno scatto che valga la pena mostrare, non è mai semplice, richiede tempo, serenità mentale e colpo d'occhio. Forse per questo motivo nei vari meeting organizzati dal gruppo Quelli di... Palermo, Italy !, non riesco quasi mai a realizzare foto di cui andare fiero.
Da quando ho iniziato a voler far foto con più impegno, più serietà, più dedizione, è diminuita, per non dire scomparsa, la capacità di scattare anche solo per avere un ricordo. Questa sensazione "sgradevole" si è accentuata quando, a casa di un'amica iniziammo a vedere le sue vecchie foto scattate quasi sicuramente con un compatta a pellicola, con i colori che mostrano i segni impietosi del tempo. Anche con tutti questi "difetti", quelle foto emonano sensazioni che nessuna immagine al computer, per quanto bella, riesce a trasmettere.
Fotografare per me significa trasmettere emozioni, riuscire a rendere partecipe colui che guarda le mie foto. Evidentemente ho messo al primo posto questo modo di pensare, tralasciando un aspetto altrettanto importante, utilizzare la fotocamera per portare a casa scatti su cui sono impressi dei bei ricordi.

2 commenti:

Strombolicchia ha detto...

Mamma mia che post denso. Richiederebbe una risposta altrettanto densa. E mi fa porre la domanda fatidica "perchè fotografi?" Questa domanda, in base a come te la poni, è capace di farti smettere o di lanciarti con ancora più entusiasmo. Io, personalmente, fotografo per quel brividino che sento nel momento in cui scatto. E soprattutto, non riguardo mai la foto appena scattata se non quando arrivo a casa (strascichi di suspense che mi porto dall'analogico). Certo poi si fotografa per trasmettere emozioni, pensieri ecceteraeccetera. Capisco la sensazione di cui parli. Ma credo siano due modi diversi di fare fotografia, che hanno alle spalle due mondi altrettanto diversi. Ma ciò non per forza vuol dire scegliere.
Mamma mia come mi sono dilungata...colpa tua che provochi le menti.

RoJo ha detto...

Fotografo principalmente per una gratificazione personale. La ricerca della perfezione mi ha portato, e continua a farlo, a scattare sempre meno. Più di una volta ho pensato di comprare una fotocamera a pellicola, non perché la ritengo migliore, ma soltanto per riuscire ad avere un limite mentale, quello delle fatidiche 36 foto :-)
Con il digitale tendo sempre a riguardare le foto, ma tornando a casa le ripongo nel cassetto per alcuni giorni. Questo perché qualunque foto ti trasmette tante sensazioni, sensazioni che molte volte non si riescono a comunicare. Dimenticando quello che si è provato durante lo scatto, si riesce molto più facilmente ad essere obbiettivi.